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Saldanha, Josao Carlos d'Oliveira Daun duca di.

Generale e uomo politico portoghese. Capitano generale dello Stato brasiliano del Rio Grande do Sul, fu costretto, per dissapori con la reggente del Portogallo, l'infanta Isabella Maria, a emigrare a Londra. Rientrato a Lisbona nel 1823, dopo l'indipendenza del Brasile, fu governatore di Porto (1825), ministro degli Esteri (1825) con re Giovanni VI e ministro della Guerra con la regina Maria (1827). Fu sostenitore delle riforme costituzionali di Pietro IV ma, a seguito della presa di potere da parte di Dom Miguel, fratello di Pietro, si vide costretto a trasferirsi ancora una volta a Londra e in Francia. Dopo aver guidato due fallimentari tentativi insurrezionali (1828 e 1829), nel 1834 fu nominato da Pietro comandante in capo delle forze regolari nella guerra contro Dom Miguel, il quale, nel 1834, si decise ad abdicare. Promosso maresciallo, S. divenne presidente del Consiglio nel 1835. Tuttavia il suo passaggio al partito ostile a Maria II gli costò nuovamente l'esilio e dal 1837 al 1846 ritornò a soggiornare in Francia e in Inghilterra. Al suo ritorno combatté la dittatura del primo ministro Costa Cabral che cacciò e sostituì fino al 1849. Nel 1851, grazie a un colpo di Stato appoggiato dagli Inglesi, tornò al potere, modificando il regime in senso democratico con l'atto addizionale del 1852. Fondò il Partito dei rigeneratori, ma ben presto si trovò in disaccordo con la sua ala sinistra, che si staccò osteggiandolo. Diventato sempre più autoritario, nel 1856 fu costretto ad abbandonare il Governo. Venne allora nominato ambasciatore prima presso la Santa Sede (1862-64, 1866-69), poi a Parigi (1869). Infine, dopo un breve intervallo come capo del Governo (1870), fu capo della legazione portoghese a Londra (1871). Nel 1864 entrò a far parte dell'Accademia dei Lincei (Lisbona 1790 - Londra 1876).